Una settimana passata nel territorio attorno a Gallarate fa toccare con mano la differenza tra l’Altomilanese e Varesotto, tra una distesa di capannoni, case e palazzi che si sono – il più delle volte – si sono dimenticati l’importanza della natura e dell’ambiante e un territorio che lotta con le unghie e con i denti per difendere la propria terra. Una trincea, appunto.
Un ciclo di sei comuni che hanno mostrato come questa tensione sia ancora viva. Ci sono territori come quello di Cavaria con Premezzo dove scelte sbagliate del passato, hanno portato una vastissima lottizzazione dei terreni agricoli e quindi ora i pochissimi agricoltori rimasti si sono rassegnati al loro declino. Una situazione alla quale, però, la città sta rispondendo puntando molto sulle sue forze più giovani che in tutti i settori stanno tenendo in vita il tessuto del paese.
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Natura che è ancora protagonista a Besnate non senza qualche difficoltà. Qui di produttori ce ne sono ancora ma sono sempre di meno quelli che continuano a coltivare o ad allevare animali. Un territorio che, però, sta ritrovando una vocazione turistica e naturalistica grazie a ciò che l’ambiente offre, come il Lagozza o grandi investimenti nel settore ricettivo.
E chi ha un enorme potenziale da sfruttare è Arsago Seprio. Ville storiche, antichissime chiese, reperti di migliaia di anni fa e oasi naturali sono i protagonisti in un paese sconosciuto ai più ma che sta sgomitando per trovare il giusto posto nel mondo del turismo. Non a caso l’intero comune sta remando in questa direzione puntando anche sulle nuove tecnologie di comunicazione e informazione.
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Chi invece ha ben chiaro il suo posto è Casorate Sempione dove ancora oggi sono i cavalli ad essere protagonisti. Il paese, sviluppatosi grazie alle stalle che i nobili di Milano avevano stabilito qui continua a vivere grazie al settore ippico. Ma da qualche anno a questa parte Casorate si è anche affermata in un altro settore con i suoi pub e ristoranti più o meno storici che sono un richiamo per l’intero territorio.
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Territori che, chi più chi meno, hanno puntato su Expo. Ed è Vizzola Ticino emblema della diffusa delusione sull’effetto dell’esposizione universale. Qui, nel paese di 600 anime strette tra Malpensa e il Fiume Azzurro, l’esposizione Universale non ha portato nessun vantaggio.
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E Gallarate rappresenta interamente la sintesi di tutte queste dinamiche. Un territorio in cui modernità e tradizione si mischiano, in cui si cerca di cavalcare Expo e rilanciare il commercio. Ma anche un territorio che ha le sue criticità e le sue difficoltà, a partire dalla tutela del suolo agricolo. Perché, come mi racconta l’ultimo agricoltore della città, Vittorio Tenconi «la terra ha lo stesso valore di aria e acqua e va conservata anche per un futuro. Ma attenzione, va conservata la fertilità, non solo i metri quadri».